Grande spettacolo nella prima gara della stagione 2014 regalato dai due massimi esponenti del motociclismo moderno: Marc Marquez e Valentino Rossi si sono sfidati senza risparmiarsi, infiammando gli animi dei fans di tutto il mondo. Il giovane talento batte il nove volte campione in bel duello, fatto di entrate e di traversi. Assente illustre Jorge Lorenzo, autoeliminatosi nel primo giro.
Diverse sono state le cadute, che hanno consentito il ritorno di Dani Pedrosa e il recupero della ‘Open’ di Aleix Espargarò, quarto al traguardo davanti alla coppia Ducati composta da
Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, che a malapena è riuscito a tagliare il traguardo.
La moto di Marquez si solleva e Jorge Lorenzo ne approfitta per portarsi in testa, inseguìto dall’altra Yamaha satellite di Bradley Smith e dalla Honda di Stefan Bradl. Subito arriva il primo colpo di scena: il maiorchino perde l’anteriore della sua M1 e il tedesco passa in tal modo a condurre la corsa. Anche Andrea Iannone, dopo l’incoraggiante primo posto del warm up, scivola via e abbandona le sue speranze.
Marc Marquez passa Smith in 2° posizione provvisoria, mentre Alvaro Bautista inizia a far inanellare giri veloci. Dietro di lui, Valentino Rossi controlla Andrea Dovizioso che però subisce il ritorno di Dani Pedrosa. Lo segue l’altro ducatista Cal Crutchlow, che precede i fratelli Espargarò.
Con Bradl al comando inizia ad animarsi il duello tutto spagnolo tra Bautista e Marquez, che si avvicendano in staccata fino a quando Batigas con due lunghi passa in un istante dalla seconda alla sesta posizione, con le due Ducati ufficiali più staccate. Il gruppo di testa si riduce però da 6 a 5 piloti, per la caduta di Stefan Bradl: uscita in fotocopia e nello stesso punto di Jorge Lorenzo.
Valentino prende il comando della gara, con Marquez che lo tallona da vicino mentre Pedrosa si limita ad osservare l’evolversi della situazione. Intanto dalle retrovie, arriva come un treno la Open di Aleix Espargarò, che travolge in un sol colpo il tandem Ducati, con il fratello minore Pol a chiudere il secondo trenino. Più indetro, le due Open di Nicky Hayden e Scott Redding si scambiano la posizione per un largo dell’americano.
A nove giri dal termine, il Campione del Mondo in carica passa Valentino e inizia a esibirsi nei suoi famosi traversi, controllando la moto al limite. Ma Pedrosa supera Bautista, che a 4 giri dal termine gli restituisce il favore. Polyccio passa Crutchlow, ma dopo pochi metri è costretto al ritiro per una noia meccanica; un giro più tardi anche la seconda moto del team Tech3, una scivolata mette Bradley Smith fuori dai giochi.
A due giri dal termine, anche Alvaro Bautista saluta la compagnia, ma è il duello Marquez-Rossi a tener tutti col fiato sospeso. Gli ultimi Km sono un vero corpo a corpo tra il passato e il futuro del motociclismo mondiale: ad ogni affondo di Rossi corrisponde un contro sorpasso del talento di Cervera. Il campione in carica guadagna quei metri preziosi che gli consentono di mettere in cassaforte la vittoria.
Sul podio anche la Honda di Dani Pedrosa. Sul finale la FTR-Yamaha in configurazione Open di Aleix Espargarò riesce a raggiungere il 4° posto assoluto davanti alla Desmosedici di Dovizioso; subito dietro l’altra Ducati di Cal Crutchlow che finisce la benzina proprio in dirittura d’arrivo sul traguardo.
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