giovedì 11 aprile 2013

Formula 1 : La Red Bull dice definitivamente addio agli ordini di scuderia

Dopo il pasticcio diplomatico accaduto in Malesia, la Red Bull ha preso la decisione di non impartire più ordini di scuderia ai propri piloti. Ma siamo sicuri che nel caso di un ordine che potesse risultare decisivo in ottica mondiale, soprattutto se impartito a
Mark Webber, non venga al muretto la tentazione di esprimere qualche "suggerimento" via radio.
La Red Bull non vuole più trovarsi di fronte a delle polemiche simili a quelle del post Gran Premio della Malesia. La manovra con la quale Sebastian Vettel ha sorpassato il proprio compagno di squadra, senza curarsi affatto di rispettare da quanto comunicato dalla scuderia dai box, ha convinto il team campione del mondo ad adottare una decisione drastica.
La decisione presa dal team austro-britannico è infatti quella di abolire gli ordini di scuderie, il che, in parole povere, dovrebbe significare che sia Sebastian Vettel che Mark Webber sono liberi di comportarsi come meglio credono, naturalmente nel rispetto del regolamento. Cade invece una regolamentazione interna, secondo la quale ai box possono intervenire sulla volontà dei piloti in pista.
Una regola caduta dopo la chiara violazione di Sebastian Vettel da parte della stessa. Nonostante la Red Bull abbia scelto di condannare l'azione del tedesco, lo stesso team campione del mondo sembra fare ora un passo indietro con questa decisione, che, volente o nolente, dà almeno un po' di ragione a Vettel. Sarebbe interessante sapere quali sarebbero stati i provvedimenti del team nel caso in cui la violazione degli ordini fosse avvenuta da parte dell'australiano.
Un'eventualità di cui non sapremo mai le conseguenze, visto che è stato lo stesso team con l'impedimento degli ordini di scuderia a rendere nulle le probabilità che si verifichi un episodio del genere. Sempre che Mark Webber, magari se un suo "aiutino" potesse risultare decisivo ai fini del mondiale di Vettel, non decida di infischiarsene e andare avanti per la propria strada. Proprio come ha fatto Vettel in Malesia...

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