Cibi avariati mangiati dai topi dati a bimbi e anziani, sconvolge napoli
e la Campania questa vicenda che tocca da vicino anche la Penisola
sorrentina Inchiesta frodi alimentari emerge aborto clandestino a Capri e
truffa a Sorrento, come riporta puntuale Salvatore Dare su Metropolis
Un aborto clandestino nell'ospedale pubblico "Capilupi" di Capri
(Napoli); il prelievo di farmaci
dallo stesso ospedale per cederli a un
allevatore di cani; una richiesta di risarcimento per danni in realtà
mai subiti in un incidente stradale: intercettando le persone coinvolte
nell'inchiesta della Procura di Napoli su appalti e mense, che ha
portato oggi all'esecuzione di sei misure cautelari, i Carabinieri hanno
scoperto anche altri reati. L'aborto clandestino risale al febbraio
2011, quando una donna alla sedicesima settimana di gravidanza (e dunque
oltre il termine consentito dalla legge) venne fatta abortire
nell'ospedale "Capilupi". Per questo reato sono indagati la stessa
paziente, Iolanda E. , Alfredo Irollo, direttore sanitario
dell'ospedale, Paolo Giacometti, ginecologo, ed Elio Coppola, indicato
come intermediario tra i medici e la donna, che pagò una somma di denaro
non accertata. Irollo è accusato anche di avere ceduto, assieme alla
dirigente del reparto Dialisi Carmela Sforza, farmaci anabolizzanti a
Catello Cafiero, allevatore di cani da corsa, che li somministrava agli
animali in occasioni di gare per accrescerne le prestazioni. Sempre
Irollo, assieme alla moglie Cristina Teresa Savarese, é al centro della
vicenda dei falsi danni da incidente stradale: nel 2010 la donna fece
effettivamente un incidente stradale a Sorrento, ma, con la complicità
del marito, si procurò al pronto soccorso di quell'ospedale un falso
referto medico che attestava inesistenti patologie al bacino e alla
gamba. Grazie al referto, Savarese avanzò una richiesta di risarcimento
al Comune di Sorrento.
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