Era il sogno di tutti i possessori di smartphone: un’applicazione per spedire sms gratuiti. E invece no! WhatsApp,
dopo 12 mesi di utilizzo gratuito, era diventato a pagamento per
Android, BlackBerry e Windows Phone… ma non per iPhone. Un abbonamento
annuale di 89 centesimi (estendibile a 2 o 5 anni rispettivamente a 2,40
e 3,34 euro).
E l’iPhone? - Beh, se gli altri pagano già da un po’
l’invio dei messaggini, i possessori del melafonino no (dopo aver
comunque pagato il download del programma). La pacchia, però, finisce
oggi. Chi ha già installato WhatsApp in passato, anche solo fino a ieri, continuerà a inviare sms gratis per tutta la vita (almeno così sembra), ma chi lo scarica da oggi subirà la stessa sorte toccata a Android, BlackBerry e Windows Phone…
scatta l’abbonamento annuale di 89 centesimi di euro, con la
possibilità di estenderlo a tre e cinque anni. Il primo anno, come al
solito, resta gratuito poi scatta il "pedaggio".
MacBook Air e il WiFi traballante - Il MacBook Air,
oggetto dell’ultima presentazione Apple di poco più di un mese fa,
soffriva di un prestazioni non ottimali relativi alla rete wireless (in
standard 802.11ac). Non è servito a molto il rilascio di una nuova
versione dell'AirPort Utility all'inizio del mese. Il colosso di
Cupertino, quindi, si è messo al lavoro e ha rilasciato ieri un
aggiornamento software per MacBook Air (Mid 2013) disponibile per il download al questo indirizzo.
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