Le due Mercedes rifilano più di un secondo a tutti gli altri
distacco inflitto agli avversari, con Mark Webber, terzo, a più di un secondo dal tempo di Lewis. Mattinata disastrata per Fernando Alonso, il quale è costretto ad arrendersi per ben due volte ad un problema occorso, e non risolto, alla centralina della sua F138. L'asturiano chiude così la mattinata senza nemmeno un giro in pista. Quarto tempo per un ottimo Adrian Sutil, davanti a Kimi Raikkonen e Felipe Massa. Chiudono la top 10 Button, Vettel, Grosjean e Perez. Appuntamento alle 14:00 per la seconda sessione di prove libere con incognita meteo.
La prima sessione delle prove libere del GP di Germania prende
il via con delle temperature abbastanza fredde, ovvero con 17 gradi
centigradi di temperatura dell'aria e 19 gradi di temperatura
dell'asfalto. Ciò che preoccupa più delle nuvole però sono le esplosioni delle gomme. I piloti hanno infatti dichiarato di essere pronti a fermarsi al primo problema riscontrato dalle Pirelli. Una novità è rappresentata dalla presenza di Rodolfo Gonzalez, il quale ha sostituito Jules Bianchi alla Marussia.
Inizia nel peggiore dei modi la sessione di Fernando Alonso, il quale parcheggia la macchina a bordo pista dopo soli quattro minuti. Nessun problema alle gomme, bensì un problema alla centralina per la sua Ferrari. I commissari ci mettono moltissimo tempo per rimuovere la monoposto dell'asturiano e da qui inizia la mattinata nera di Fernando.
Pochissima l'azione in pista nella prima mezz'ora di prove, con i piloti che preferiscono rimanere al di fuori delle proprie monoposto, nonostante non piova. Ci pensa Jenson Button a rompere il ghiaccio con il tempo di 1:39.929. Il pilota della McLaren è il protagonista dei primi giri cronometrati, andando ad abbassare progressivamente il proprio tempo. Si dimostrano subito in forma anche le Mercedes e le Red Bull.
Continua invece la sfortuna di Fernando Alonso. Subito dopo aver riparato la monoposto, l'asturiano si fionda in pista salvo incorrere in un problema molto simile a quello registrato in precedenza. Ciò indica la fine dei test di Alonso, il quale non riesce più a scendere in pista durante tutta la mattinata, che si riassume in novanta minuti buttati via.
La situazione della Ferrari è opposta a quella della Mercedes che in questo frangente sembra avere una marcia in più rispetto agli avversari. Merito anche delle nuove gomme, già testate dal team tedesco in occasione dei test privati?
Alla fine è proprio Lewis Hamilton a spuntarla con il tempo di 1:31.754, precedendo di circa due decimi il proprio compagno di squadra Nico Rosberg. Quel che maggiormente impressiona è il distacco inflitto ai rivali. Basti pensare che Mark Webber, in terza posizione, ha un ritardo di un secondo. Ciò che consola è il distacco simile nel quale sono racchiusi i seguenti otto piloti, ma la Mercedes sembra essere fortissima.
Inizia nel peggiore dei modi la sessione di Fernando Alonso, il quale parcheggia la macchina a bordo pista dopo soli quattro minuti. Nessun problema alle gomme, bensì un problema alla centralina per la sua Ferrari. I commissari ci mettono moltissimo tempo per rimuovere la monoposto dell'asturiano e da qui inizia la mattinata nera di Fernando.
Pochissima l'azione in pista nella prima mezz'ora di prove, con i piloti che preferiscono rimanere al di fuori delle proprie monoposto, nonostante non piova. Ci pensa Jenson Button a rompere il ghiaccio con il tempo di 1:39.929. Il pilota della McLaren è il protagonista dei primi giri cronometrati, andando ad abbassare progressivamente il proprio tempo. Si dimostrano subito in forma anche le Mercedes e le Red Bull.
Continua invece la sfortuna di Fernando Alonso. Subito dopo aver riparato la monoposto, l'asturiano si fionda in pista salvo incorrere in un problema molto simile a quello registrato in precedenza. Ciò indica la fine dei test di Alonso, il quale non riesce più a scendere in pista durante tutta la mattinata, che si riassume in novanta minuti buttati via.
La situazione della Ferrari è opposta a quella della Mercedes che in questo frangente sembra avere una marcia in più rispetto agli avversari. Merito anche delle nuove gomme, già testate dal team tedesco in occasione dei test privati?
Alla fine è proprio Lewis Hamilton a spuntarla con il tempo di 1:31.754, precedendo di circa due decimi il proprio compagno di squadra Nico Rosberg. Quel che maggiormente impressiona è il distacco inflitto ai rivali. Basti pensare che Mark Webber, in terza posizione, ha un ritardo di un secondo. Ciò che consola è il distacco simile nel quale sono racchiusi i seguenti otto piloti, ma la Mercedes sembra essere fortissima.
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