Un Napoli dal gran cuore sbanca San Siro. Non succedeva dagli anni di Maradona, esattamente dalla stagione '85/'86, quando gli azzurri s'imposero per 1-2 con le reti dello stesso Diego e di Giordano. Oggi una squadra cinica, capace di soffrire e guidata da un carismatico Rafa Benitez si è imposta con lo stesso risultato sui rossoneri di Allegri. Gol di Britos in avvio e siluro di Gonzalo Higuain all'8' della ripresa. Sugli scudi anche il portiere Reina, che ha parato un rigore a Balotelli. Lo stesso Mario ha poi accorciato al 90'.
Una corazzata, quella azzurra, che si conferma in vetta al campionato a punteggio pieno (con la Roma) dopo la vittoria in Champions contro il Borussia Dortmund. Adesso i tifosi possono veramente sognare.
Sia Napoli che Milan, alla vigilia del match, erano reduci dalle fatiche europee. Ritmi intensi e trequartisti sugli scudi già nei primi minuti. Al 3' Behrami riceve palla da Insigne: è da solo in area ma sbaglia clamorosamente il gol. Il Napoli è arrembante: un minuto dopo altro gol divorato da Higuain su errore di Mexes. Gli azzurri non danno punti di riferimento alla retroguardia rossonera: infatti al 5' è da un assist di Albiol che Britos insacca di testa l'1-0. Il Milan cerca di reagire subito, prima con Matri, poi con Balotelli. Il baricentro si alza; all'11' punizione a fil di palo di Super Mario, che ci riprova dopo poco ma si oppone un ottimo Reina.
Il match s'infiamma; gli azzurri tentano il break con Higuain in un paio di circostanze, al 22' pericoloso tiro da fuori di Birsa. Il Milan spinge sull'acceleratore e sfiora il pari in una paio di occasioni. E' battaglia a centrocampo, dove Behrami lotta per recuperare palloni da smistare a Hamsik. Brivido in area partenopea al 38' per un contatto Zuniga-Poli: l'arbitro Banti lascia correre. Il Napoli resiste e termina in vantaggio il primo tempo.
Nella ripresa al 2' punizione di Balotelli sulla barriera azzurra. Accelera il ritmo il Milan, ma è il Napoli a raddoppiare con un bolide al limite dell'area di Gonzalo Higuain all'8'. Esplodono i 10mila tifosi azzurri a San Siro. Nemmeno il tempo di gioire, che al 14' Albiol abbatte Balotelli in area: rigore per il Milan. Sul dischetto va lo stesso Mario ma un immenso Reina neutralizza il tiro: si resta sullo 0-2 per i partenopei. Il portiere spagnolo ancora protagonista poco dopo su Matri. Cambio al 21': fuori Hamsik, dentro Pandev. I rossoneri continuano col loro forcing e colpiscono la traversa al 26' sempre con Balotelli. Allegri fa entrare anche Niang e gioca la carta delle 4 punte. Balotelli ci prova ancora ma Reina è una saracinesca. Al 32' fuori "El Pipita" Higuain tra gli applausi per il belga Mertens. Assedio rossonero nell'ultimo quarto d'ora, ma è il Napoli a sfiorare lo 0-3 col neo entrato Pandev al 43'. Al 90', però, il Napoli si complica la vita: lesto, Balotelli insacca l'1-2 in un'area affollata. Gli azzurri soffrono oltremodo negli ultimi 2 minuti. Alla fine, dopo aver stretto i denti, è festa grande. Balotelli s'infuria e viene espulso.
Le Pagelle:
Milan
Abbiati, 5.5: ok, era un missile, ma sul tiro di Higuain sembra davvero goffo.
Abate, 5.5: solita grande corsa, ma poca precisione nei cross.
Zapata, 4.5: avvio da incubo, prosegue in costante affanno.
Mexes, 6: ultimo baluardo, risolve un paio di situazioni spinosissime.
Emanuelson, 5: inadatto dal punto di vista tecinco, tattico e fisico. Brutta partita dell'olandese.
Poli, 6: uno dei migliori, abile a tenere alto il pressing della squadra senza far respirare i palleggiatori avversari.
De Jong, 6.5:
monumentale, uno dei pochissimi giocatori "da Milan". Si perde il conto
delle palle recuperate, senza di lui il passivo sarebbe stato ben più
pesante.
Muntari, 5: usa poco la testa, facendo troppo spesso prevalere l'istinto.
Birsa, 5.5: fa vedere qualcosina di buono, ma è troppo poco per una partita come questa.
Matri, 5.5: anche lui si affanna per creare qualcosa, trova qualche intesa con Balotelli, ma sembra poco motivato in fase conclusiva.
Balotelli, 6: media tra
il 4 per la personalità, così fragile da non saper reggere un rigore
sbagliato arrivando a farsi espellere e a farsi condizionare in troppi
appoggi sbagliati, e l'8 per la qualità, da fenomeno vero, come si vede
nel gol all'ultimo respiro e nella capacità di reggere da solo il gioco.
Robinho, 5.5: non è in grado di invertire l'inerzia della gara.
Niang, 5: solito giocatore fumoso.
Nocerino, 5: anche lui non cambia granchè.
Allegri, 6: il suo
Milan stasera non gioca male, anzi al netto di infortunati e clamorosa
sfortuna fa una buona gara. Di fronte, del resto, aveva una squadra di
un altro pianeta, comunque messa per lunghi tratti in difficoltà.
Napoli
Reina, 8: migliore in
campo. Para il primo rigore della carriera di Balotelli, e compie una
serie innumerevole di parate decisive. Campione ritrovato.
Mesto, 6.5: buona partita, giocata saggiamente a guardia della propria fascia, senza avventurarsi in improvvide cavalcate.
Albiol, 6: ottima sponda in occasione del gol, malissimo nell'intervento che provoca il rigore.
Britos,6.5: partita che rincuora il centrale discusso, alla fine decisivo col suo gol.
Zuniga, 6: non è molto presente in fase offensiva, deve più badare a controllare Abate.
Behrami, 7: gigante in mezzo al campo, costantemente presente nel mettere i bastoni tra le ruote della macchina rossonera.
Dzemaili, 6: nulla di chè, dirige con calma le operazioni, anche se per la maggior parte il gioco è degli avversari.
Callejon, 5.5: poco presente, si prende una giornata di pausa dopo l'avvio impressionante.
Hamsik, 5.5: anche lui sembra voler tirare il fiato, stasera non brilla la sua stella.
Insigne, 6: un po' meglio degli altri due, soprattutto in avvio. Alla lunga, però, si perde.
Higuain, 7.5: l'unico
davvero costantemente su un livello monstre. Avvio da extraterrestre,
poi si sbatte con grinta e classe su ogni sfera, fino alla sassata che
vale tre punti.
Pandev, Mertens, Inler s.v.
Benitez, 8: don Raffaè è
già l'idolo del pubblico. Oggi mostra un volto inedito del suo Napoli:
quello della squadra che, senza rischiare molto, soffre e con spietata
concretezza porta a casa il bottino pieno.
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