mercoledì 13 marzo 2013

Carceri Private: Più gente rinchiudi, più fai quattrini, compresi bambini

Siccome anche in Italia, come accade da molti anni negli USA, sotterraneamente, si sta insinuando l'idea di privatizzare le carceri con la solita scusa del "Lo Stato non ha i soldi", eccoci ancora una volta a prevenire.
Prima che qualche cinico salti su a dire che i carcerati sono delinquenti e quindi chi se ne importa del trattamento che ricevono, ricordo cinicamente il meccanismo alla base delle carceri private: occorre arrestare più gente possibile(quindi al limite dell'arbitrio) per mantenere fiorente il business. Questo significa gente in galera per aver buttato una cartaccia in terra, letteralmente: non a caso gli USA vantano ben il 25% della popolazione carcerariamondiale. 
Ecco cosa succede negli USA:
- Le due più grandi industrie carcerarie hanno realizzato utili per 3 miliardi di $ nel 2010.
- Ne hanno spesi circa 45 milioni per attività pubblicitaria e di lobbying, ad esempio per far inasprire le pene o mandare direttamente all'ergastolo chi commette tre volte lo stesso reato;
- Tra il 1990 e il 2009 il numero di persone in carceri private è aumentato del 1600%.
- Una compagnia ha ricevuto dal governo 74 milioni di dollari per centri per immigrati, 200 $ a notte per ciascun detenuto. La stampa ha scoperto che in alcune di queste costose carceri i reclusi vivono però letteralmente immersi nei loro rifiuti biologici.
- Ai detenuti la compagnia impone tariffe telefoniche pari a 5$ al minuto.
- I reclusi nelle carceri private fabbricano elmetti, munizioni, tende, divise, zaini e giubbotti per l'esercito. Oltre a un'enorme percentuale di prodotti per la casa, per il lavoro, medicali e per gli aerei. Le compagnie guadagnano miliardi e i detenuti appena pochi cents l'ora.
- Il nuovo business sono i correzionali giovanili. Centinaia di bambini spediti in galera per piccole cose, talvolta grazie persino alla corruzione di giudici compiacenti che si prestano a condannarne in massa.

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