Hamsik sbaglia un rigore, Toro avanti 3-2 al 70' con Barreto, Jonathas e Meggiorini. Ma la tripletta dello svizzero e il Matador firmano l'impresa che vale ancora il 2° posto. Senza limiti l'uruguaiano: 22 gol in serie A
E' un Napoli forza 5 quello che passa all'Olimpico di
Torino grazie alla tripletta di Dzemaili e al doppio Cavani. Finisce 5-3
la più incredibile delle partite, lo splendido posticipo della 30ª
giornata di ritorno che regala in poche ore il sorpasso
e controsorpasso
di Milan e partenopei. Per i granata di Ventura è una punizione severa,
dopo aver accarezzato il sogno di un colpaccio grazie all'uno, due di
Jonathas e Meggiorini a metà ripresa. Grazie a questo successo, il
Napoli torna secondo in classifica a quota 59, staccato di 9 punti dalla
Juventus e con 2 di vantaggio sui rossoneri di Allegri.
NIENTE CAVANI —
Alla consegna delle formazioni ufficiali le prime sorprese: Ventura
lascia ancora fuori Bianchi (ormai ai saluti con la maglia del Toro) e
si affida a Barreto unica punta, Mazzarri fa lo stesso con Cavani,
convinto più che altro dal rientro ritardato dal Cile, dove il bomber di
Salto le ha prese con l'Uruguay. Al suo posto c'è Insigne e per una
sera il gioco del Napoli si sviluppa palla a terra, senza i soliti cross
dalle fasce di Maggio e Zuniga, che pure macinano chilometri. L'ordine
dettato da Hamsik libera al tiro l'ex Dzemaili e al 10' i partenopei
sono già in vantaggio: gran destro da fuori area, Gillet non può niente.
RIECCO BARRETO —
Alle orecchie del Torino suona come una sveglia e dopo un colpo di testa
timido di Santana, arriva il pareggio firmato Barreto. Sì, proprio lui,
872 giorni dopo l'ultimo gol, una vita per un attaccante. Mazzarri è
una furia con Britos, un suo errore ha dato il "La" all'azione dell'1-1.
Non passano neanche 10' che Hamsik fa un'altra magia, piede sulla palla
e tocco ad alimentare la corsa di Maggio. Il tempo di entrare in area
che Darmian lo stende: rigore netto. Hamsik, e chi sennò, va sul
dischetto, ma Gillet non ne può più di penalty contro (11 in stagione,
un record) e respinge.
RISCOSSA TORO —
Un film già visto, ecco cos'è l'inizio ripresa: Dzemaili entra in area
granata e con un tocco a fil di palo batte Rosati. Tutto come prima,
tutto da rifare per il Toro, con Ventura che fa scaldare Bianchi ma
mette Meggiorini. Poi Mazzarri si gioca la carta Cavani, al posto di uno
spento Insigne. Solo i grandi campioni fanno tutto, ed Edinson è uno di
questi. Così appena entrato, con un tocco di mano causa il rigore che
alla mezz'ora permette a Jonathas di risvegliare l'orgoglio granata. Una
scossa talmente forte che due minuti dopo Britos - ancora lui - si
addormenta al limite dell'area e regala a Meggiorini il gol del
sorpasso.
DOPPIO CAVANI —
Finita? Macché. Certe serate ce l'hanno scritto in cielo che non
finiscono mai. Passano 3' e Dzemaili, l'ex che in carriera non aveva mai
segnato una doppietta, si concede il lusso del terzo gol, bellissimo,
ancora da fuori area, stavolta d'esterno. Il pareggio significa aggancio
al Milan, ma un fenomeno come Cavani esiste proprio per sovvertire gli
equilibri e rendere facile quello che non lo è. Così nella bolgia
dell'Olimpico arriva l'uno, due del Matador, prima con una punizione
pennellata da trenta metri, poi con un colpo di testa imparabile che fa
saltare il banco. Chi aspettava una risposta al successo del Milan è
servito, il controsorpasso è un gioco da ragazzi, due per la precisione:
Dzemaili e Cavani.
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