A causa di una tradizionale tecnica di depurazione, la
cosiddetta filtrazione a terra di diatomee, la birra venduta in
Germania contiene livelli alti di arsenico. Lo ha scoperto un gruppo di
ricercatori della TUM (Technische Universitat Munchen) in uno studio
presentato al 245esimo meeting dell'American Chemical Society. Dopo aver
analizzato tutti i materiali, dal luppolo al malto durante
l'erogazione, i ricercatori hanno rilevato che l'arsenico e' rilasciato
dalla farina fossile (o sabbia di diatomee).
ll materiale filtrante e' utilizzato per rimuovere il lievito,
il luppolo e altre particelle e dare alla birra l'aspetto cristallino.
"Siamo giunti alla conclusione che la farina fossile è una significativa
fonte di contaminazione da arsenico della birra", ha spiegato Mehmet
Coelhan, autore della ricerca. Il metodo trova largo impiego nella
filtrazione della birra, del vino e di altri prodotti. "Tuttavia i
livelli di arsenico risultanti sono solo lievemente elevati ed e'
improbabile che chi beva le birre prodotte con questa tecnica diffusa si
ammali. L'avvelenamento da alcol e' un'ipotesi molto piu' realistica",
ha concluso.
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